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mercoledì 8 aprile 2009

Non dimentichiamo

Svegliati in piena notte .....

i vetri sbattono..... Qualcuno vuole entrare in casa????

Un attimo , basta un solo attimo per rendersi conto di cosa sta succedendo intorno.

Speravo fosse un incubo.... invece ....

Il terremoto ....

una scossa così violenta da farsi sentire fino a Roma....

tutto vibra...tutto si muove....

il letto si sposta dal muro di ben 15 cm, il lampadario e l'armadio che oscillano avanti e indietro, i vetri che scricchiolano, i bicchieri sbattono, i gatti che corono all'impazzata per il corridoio per poi cercare rifugio nei nostri letti, cani che abbaiano, allarmi che suonano...

"Ale il terremoto" , poi chiamo mamy e papy

e insieme aspettiamo la fine....

20 secondi...

i più lunghi della nostra vita....

"In un attimo, quell'attimo che durante un terremoto diventa interminabile quanto un incubo, la vita di migliaia di persone e' stata stravolta.

In un attimo la banale quotidianità' contro cui magari giornalmente si inveisce e di cui ci si lamenta, e' diventato il miraggio di una felicita' ormai perduta.

Il terremoto dura un attimo, un attimo in cui senti il tempo dilatarsi a dismisura ed il tuo cuore sembra battere all'unisono con ogni scossa.

E' incredibile l'effetto raggelante del terremoto, la mente diventa lucidissima, corre a tutti coloro che vorresti accanto per rassicurarti delle loro condizioni, a ciò che avresti voluto/dovuto fare e per cui temi di non aver più tempo.

Le gambe invece si fanno pesanti, tutto il corpo sembra paralizzato ed ogni movimento e' sofferenza.

Scappare o aspettare?

L'ansia stessa uccide mentre quell'urlo della terra che trema fa da eco alle urla di chi si chiama, agli allarmi che suonano e attanaglia le viscere.

Giornate come queste ti ricordano quanto sia fragile e labile questa vita, vissuta spesso in conflitto e competizione, carichi di stress, al perenne inseguimento di obiettivi a volte privi di valore.

Bastano pochi secondi per lasciare una persona priva di ogni bene che non sia la propria vita e, se si e' fortunati, quella dei propri cari.

Il terremoto dell'Irpinia, quello del Friuli, quello del Molise...ognuno di essi ha lasciato un ricordo indelebile nella nostra mente, ma le immagini di oggi credo siano state le piu' devastanti ch'io abbia mai visto.

Non voglio far torto a nessuno, men che mai a coloro che in queste tragedie hanno perso i propri cari, ma la dignita' composta manifestata dal popolo umbro oggi lascia davvero senza parole.

Mi ha colpito il modo in cui tutti, dagli anziani ai piu' giovani, dichiaravano apprezzamento per l'immediatezza dei trascorsi e spiegavano cosa avevano ricevuto come sostentamento e come venivano organizzati i posti letto.

Non c'e' stato uno che abbia recriminato o si sia lamentato e la cosa piu' incredibile e' che, interrogati nello specifico, nessuna di questa persone sapeva ancora dove avrebbe trascorso la notte.

Credo che l'enormita' di quanto appena vissuto, faccia apparire loro pura futilita' tutto il resto.

Lo sgomento negli occhi degli anziani strazia il cuore. La cancellazione di un paese intero non puo' essere dimenticata.

Una giovane famiglia che aveva appena comprato casa e ha perso tutto non puo' essere abbandonata.


Da sempre il sacrificio, la sofferenza di vittime innocenti scatena rabbia e dubbi ed oggi l'ennesimo PERCHE'?

Possano le persone colpite da questa tragedia trovare la forza di andare avanti!

Questa tragedia non DEVE essere dimenticata! "

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